Archivi giornalieri: 6 marzo 2013

Accendere un PC con tasto power rotto

In questi giorni mi è successa una cosa poco usuale, mio figlio ha pensato bene di rompere il pulsante di accensione del PC fisso 🙂 …

Impossibilitato dal fine settimana, ho dovuto rimediare con mezzi di “fortuna”.

1) Ho aperto il pannello laterale del case, scollegato il connettore Power e collegato quello del Reset come pulsante di emergenza :P, funziona perfettamente.

2) Molti case odierni NON hanno il tasto reset.. 😀 In tal caso vi tocca (con molta attenzione) prendere un cacciavite a taglio o similare e cortocircuitare i pin del power nella scheda madre.. il PC si avvierà normalmente. Successivamente, per non dover fare ogni volta questa procedura, potete spegnere il PC tramite ibernazione o sospensione, così con un click del mouse o tastiera il PC si avvierà senza fare altro.

3) Ovviamente la soluzione migliore (ma più laboriosa) è andare in un negozio di elettronica ben fornito e acquistare un interruttore come questo:

E con pochi € e un minimo di manualità siete a posto 😉

That’s all! 😀 Spero sia utile a qualcuno.

OS 32 bit oltre 4 GB di RAM grazie a PAE

Molti di voi conoscono i limiti fisici dei sistemi a 32 bit, e fra questi c’è la memoria fisica gestibile a massimo 4 GB (2^32) e 2 GB per singolo processo.

Quindi per sfruttare appieno i quantitativi superiori a 4 GB bisogna utilizzare CPU a 64 bit (ovvio) e sistema operativo a 64 bit che può indirizzare fino a 16 EB, una quantità enorme per gli standard odierni.

Però chi vuole mantenere un OS a 32 bit può comunque sfruttare PAE, che incrementa la dimensione dell’indirizzo fisico da 32 a 36 bit, potendo quindi indirizzare fino a 64 GB di RAM, ben dentro la media delle workstation attuali. Resta il limite di 2 GB per processo, ma in ambiente casalingo questo non è un “collo di bottiglia” 🙂

PAE è supportato da praticamente tutte le CPU costruite negli ultimi 10 anni, quindi nessun problema, in ogni caso basta utilizzare PCWizard o CrystalCPUID per verificare se viene supportato dal vostro processore.

Quindi se l’hardware è a posto e nel BIOS è abilitata la voce PAE o Memory Remap

download

possiamo passare direttamente in azione 😉

Come sempre, PRIMA di fare modifiche più o meno importanti al sistema, è VITALE fare un backup completo, così in caso di problemi si ripristina tutto senza problemi.

 

Windows XP

Andate nel Pannello di controllo, poi su Opzioni cartella, selezionate di visualizzare i file nascosti e di sistema. Poi andate in C: tasto destro sul file boot.ini e togliete la spunta a Sola lettura, in modo che il file sia scrivibile.

combofix0412 20

Aprite boot.ini e aggiungete il parametro /PAE alla fine, esempio:

multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)WINDOWS=”Microsoft Windows XP Professional” /noexecute=optin /PAE

Salvate e chiudete, ora potete ripristinare gli attributi originari del file.

 

Windows Vista e Seven

Nei sistemi NT 6.x basta aprire il prompt come amministratore e digitare:

BCDedit /set PAE forceenable

bcdedit

Ma su alcune configurazioni tutto ciò non è sufficiente e bisogna patchare il kernel.

È in russo ma è piuttosto intelligibile :), una volta eseguita la patch basta fare un logout o un riavvio per rendere effettivi i cambiamenti.

 

Linux

Nessuna modifica da operare :), se durante l’installazione il sistema rileva un quantitativo >4 GB viene abilitato automaticamente PAE.

Se invece la RAM viene aggiunta post installazione basterò aggiungere i pacchetti linux-image-pae.


 

Qualche benchmark di varia tipologia su Linux x86, x86 PAE e x64.
2011 04 04 phoronix Benchmark

Come vedete le prestazioni con PAE sono allineate a quelle con PAE disabilitato.

Volendo potete utilizzare il surplus di RAM anche come RAMDisk.

 


 

Come vedete è possibile indirizzare la RAM extra senza grossi problemi, ovviamente se ne avete possibilità la soluzione migliore è passare ad un sistema operativo a 64 bit.

 

 

Shell pack alternativi – Nuovo look a Windows con un click

Molti utenti vorrebbero dare un nuovo look al loro “classico” Windows, ma un pò per scarsa conoscenza dell’argomento, un pò per paura di fare danni mandano subito a monte la cosa.

Lo smanettone solitamente edita singolarmente i file di sistema (librerie e eseguibili) di Windows con programmi tipo Resource Hacker, cambiando a piacimento le risorse contenute al loro interno, e variando manualmente voci nel registro di sistema.

Oggi, per semplificarvi tutto questo, voglio presentarvi i più noti shell pack per cambiare completamente la GUI (l’interfaccia grafica) di Windows XP, Vista e Seven con un semplice click.

Consiglio PRIMA di fare una modifica tanto importante al sistema di creare un backup completo di sistema (con software tipo True Image o Paragon Backup&Recovery per stare nei gratuiti) per ripristinare velocemente e senza problemi il sistema in caso di sporadici problemi.

Partiamo dal più datato, ma ancora molto diffuso, Windows XP, poi il più ostico Windows Vista e infine Windows 7.

XPize è un installer che, come detto, permette con una semplice click di cambiare completamente l’aspetto di XP.

  • Supporta 17 linguaggi fra cui l’italiano 
  • Cambia i temi di Windows, sfondi, dimensione delle icone, suoni, icone di sistema, OEM logo, logon screen, animazioni di caricamento, boot screen, insomma.. tutto 🙂
  • OS XP e Windows 2003 entrambi 32 e 64 bit
  • Disponibile in due versioni: Lite e full, l’unica differenza è la presenza di icone 128×128 in quest’ultimo
  • Trattandosi di modifiche ai file originali e senza alcun software extra che lavora in background, Windows non viene in alcun modo rallentato.
  • Completamente gratuito

Download Page

installer3  vs element

 


Vize nasce sempre dall’utore di XPize, stavolta però questo shell pack è destinato ai possessori di Vista.

È la medesima controparte di XPize per Vista, quindi ha le stesse feature viste precedentemente.

2z9l6at

 


XPero (il creatore dei software visti finora) ha creato anche Sevenize.

Attualmente NON è ancora stato rilasciato, è sotto sviluppo perchè ha ancora diversi problemi di stabilità, ma al momento su Seven è possibile utilizzare le shell pack che vi elencherò quì sotto.

Altri shell pack:

Buon divertimento 😉