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Wii – Eseguire i backup tramite softmod

Piccolo disclaimer: non sono un modder professionista, quelle che vi espongo sono frutto della mia personale esperienza in questo tema. Non ho mai avuto problemi (vedi brick) ma non mi assumo comunque alcuna responsabilità in caso di problemi e danni di ogni genere.

Non sono stato proprio fortunatissimo.

Quando cercavo Lego Indiana Jones per effettuare la softmod alla mia Wii (nera firmware 4.3E) non avrei certo immaginato che di lì a poco qualcuno avrebbe trovato il metodo per farne a meno… poco male, in fondo con 20€ (alla faccia di chi speculava) ho fatto un bel regalo. 🙂

Vediamo ora come modificare la console col metodo letterbomb.

Una lettera dal Paradiso

Occorrente:

  • Una SD da 2 GB max (no SDHC) formattata in FAT32
  • Una Wii con firmware 4.3 (se inferiore aggiornate via internet o con un gioco originale recente)
  • ModMii
  • WAD Manager 1.8
  • Hard disk USB o pen drive formattato in NTFS
  • USB Loader GX (il mio preferito)
  • Priiloader (facoltativo)

Per cominciare avviate la Wii e andate su:

  1. Opzioni Wii
  2. Impostazioni console Wii
  3. Internet
  4. Informazioni console Wii e annotatevi il MAC address (l’indirizzo fisico) della scheda wireless.

Ora da PC inserite la scheda SD e andate su questo sito.

Scegliete la versione (4.3E se la console è europea) e inserite il MAC appena annotato più il captcha (sotto) infine premete un tasto qualsiasi in basso (cavo rosso o blu non ha importanza).

Partirà il download di un archivio che andrà poi estratto nella radice della SD (boot.elf più la cartella private).

Passate la SD dal PC alla Wii e avviatela.

Andate nella bacheca e in data odierna o al massimo il giorno prima vedrete la famosa “letterina esplosiva”, apritela e partirà HackMii installer.

Ci sarà una schermata di avvertimento della durata di circa un minuto poi vi verrà chiesto di premere 1 per continuare: fatelo.

Buttate l’occhio nella riga dove dice BootMii: se sarà verde avrete il piacere di installare BootMii come boot2 e avrete praticamente la certezza di non subire brick (pertanto Priiloader non vi servirà), se invece è viola (come la mia) poco male, basta un pò di attenzione.

Premete su Continue.

Ora potrete installare il fatidico Homebrew Channel e successivamente HackMii, basterà selezionare per entrambi l’apposita voce e premere A.

Riavviate la console e vedrete l’HBC far capolino fra i vostri canali.

Custom IOS e USB Loader

Ora per una buona compatibilità ci vogliono i custom IOS e uno o più USB loader per avviare i giochi via USB.

Dal PC scaricate ed eseguite ModMii: dopo il classico disclaimer premete 4 per andare nella pagina dedicata ai cIOS, digitate rec per selezionare automaticamente i cIOS raccomandati e infine digitate D per iniziare il download dei cIOS in formato WAD.

Copiate gli IOS nella root della SD e create una cartella nominata apps dove estrarremo WAD Manager 1.8, scaricato in precedenza.

Bene, ora reinseriamo la nostra fidata SD nella console e avviamo “Homebrew Channel” dove potremo successivamente eseguire “WAD Manager 1.8”. Il vantaggio di questa particolare versione è quella di non appoggiarsi ad alcun IOS, visto che ha accesso diretto all’hardware della console (AHBPROT).

L’installazione dei pacchetti è semplice: basterà premere A due volte per accedere al contenuto della SD e nella sua root troverete i vari IOS.

Ora tocca all’USB loader.

Fate il download di USB Loader GX da quì, prendete le versioni WAD (archivi) sia del loader che del forwarder (un collegamento al canale); attualmente sono:

  1. USBLoaderGX_v3.0_IOS249.wad
  2. USB Loader GX-UNEO_Forwarder_5_1_AHBPROT.wad

Il forwarder non è altro che un collegamento ai file di USB Loader GX quando questi ultimi non risiedono fisicamente nella NAND (la memoria interna) della Wii ma su supporti esterni come una SD o un hard disk. Infatti ho copiato su quest’ultimo la directory apps con all’interno USBLoaderGX.

Copiate anch’essi nella SD (assieme al succitato WAD Manager), inseritela nella Wii e avviate nuovamente Homebrew Channel e installateli nel solito modo.

Backup NAND e Priiloader

Passaggio facoltativo ma consigliato: meglio fare un backup della NAND (da utilizzare in caso di problemi) e installare Priiloader, quest’ultimo per ridurre il rischio di brick (blocco) della console.

Partiamo dal backup. Dalla home avviate Homebrew Channel e successivamente BootMii.

Vedrete 4 icone principali e noterete che col Wii remote non potrete muovervi nel menù, difatti dovrete utilizzare due tasti sulla console:

Power – per spostarvi fra le icone

Reset – per confermare

Portatevi fino all’ultima icona sulla destra, quella con gli ingranaggi; entrate nel sub menù con reset.

Ci siamo quasi: ora con una SD inserita (almeno con 512 MB liberi) nella console potremo copiare il contenuto della NAND, scegliete la prima icona a sinistra (freccia verde) e attendete il completamento dell’operazione.

Bisogna sperare di non averne mai bisogno perchè ripristinare non è così facile come fare il backup. Ci possono essere delle complicazioni, ad esempio la mancanza della retrocompatibilità delle ultime Wii (di conseguenza non si può collegare il gamepad Gamecube necessario), BootMii installato come IOS piuttosto che su boot2 e nelle Wii nere l’impossibilità ad utilizzare un CD di ripristino.

Passiamo al Priiloader.

Ricordo che è un loader che può partire prima del system menù e permette di proteggervi da brick parziali (banner brick), NON da brick totali; inoltre non serve per chi può installare BootMii come boot2 (Wii più datate).

Scaricate ed estraete questo archivio nella root della vostra SD ed inseritela nella Wii. Avviate Homebrew Channel ed eseguite Priiloader: dopo il disclaimer premete semplicemente il tasto per installare il loader.

Per eseguirlo basta tenere premuto il tasto reset all’avvio.


 Gestione dei giochi

I giochi potranno risiedere in un hard disk esterno formattato in NTFS (supporta anche altri file system ma consiglio questo) connesso alla porta posteriore destra (guardandolo di fronte):

ma come caricarli e gestirli?

Scaricate Wii Backup Manager e avviatelo.

Connettete l’hard disk al PC e create una directory nella root del disco: chiamatela wbfs. Quì metterete tutti i giochi.

Ora molto probabilmente avrete fra le mani le immagini del disco in formato ISO, pertanto andranno convertite e copiate nell’hard drive.

Andate nella scheda Files

Click su Aggiungi – Files.. e portatevi nel percorso della ISO

Ora andate su Unità 1 e dal menù a tendina scegliete la lettera dell’hard disk da connettere alla Wii.

Tornate su Files, mettete la spunta ai giochi che volete copiare nel disco rigido, click su Trasferisci – File WBFS.. e scegliete come destinazione la directory WBFS creata poco prima.

Voilà! Ora basterà avviare USB Loader GX per avviare i vostri giochi.

 

X360key – Montaggio e settaggi

x360key

X360Key è un chip fantastico che permette di giocare con delle ISO direttamente da un disco esterno via USB, vediamo come montarlo in una Xbox 360 Slim con lettore Lite-on 16D4S.

Non sono espertissimo in questo settore, mi cimento solo all’occorrenza (ho fatto solo molte softmod a delle Wii), ma visto che ho portato a termine con successo il progetto voglio condividerlo con voi.

Requisiti:

  • X360key – Potete acquistarlo su Chipspain (73€ s.s. incluse)
  • Flash Jungler – Per l’estrazione del firmware del lettore
  • Un adattatore “SATA/IDE to USB” – In questo modo anche i chipset incompatibili rileveranno il drive
  • Un cavo SATA adeguatamente lungo

All’inizio ho citato il lettore perchè è quello che monta la mia Xbox, su altri ci vogliono modifiche più complicate (taglio piste, etc), esempio il Lite-on 16D5S, ma non posso parlare per esperienza diretta. 🙂

Se si vuole sapere, con una buona probabilità, quale lettore monta la vostra 360 senza aprirla andate su questo database e inserite la “MFR date” visibile sul retro della console.

Fortunatamente il mio era uno dei lettori che non creano grattacapi.

Non avevo ancora aperto una slim (prima avevo una 360 fat, defunta con i 3 RROD :() ma su Youtube ho trovato svariati tutorial (italiani e non) per smontarla senza rompere linguette e danneggiarla. Guardarne 2 o 3 vi aiuterà tantissimo.

IMPORTANTE: tenete collegato alla console il cavo audio/video per evitare che dopo qualche minuto si spenga.

Collegate l’adattatore SATA to USB al PC, una volta rilevato (non servono driver) connetteteci il lettore della 360 (l’alimentazione la daremo dalla console) utilizzando il cavo SATA più lungo; il led dell’adattatore lampeggerá qualche secondo.

Ora bisogna fare un “hot swap” ovvero staccare il cavo SATA dall’adattatore e inserirlo (a PC avviato) in una porta SATA della scheda madre.

Il sistema potrà sembrare in freeze qualche istante, ma non preoccupatevi.

Avviamo Jungle Flasher e recatevi nella scheda DVDkey 32, su I/O port cercate il lettore della 360 (Lite-on 16D4S nel mio caso).

Premete SlimKey e rispondete NO alla prima domanda, e SI alla seconda; il lettore andrà in modalità Vendor mode e chiederà il percorso dove salvare i 5 files, ma di questi a noi serve solamente dummy.bin che andrà copiato nella microSD da 128 MB allegata.

N.B. Nelle proprietà del computer la capacità visualizzata (ma non reale) della microSD sarà di soli 0.98 MB; chiaramente è un dato fittizio visto che ha dei file nascosti al suo interno. NON FORMATTATELA.

Una volta copiato il file potete inserirla nell’apposito slot su X360key.

A questo punto potete connettere X360key alla console in questo modo:

Scheda madre -> X360Key ->Lettore ottico

In poche parole si mette in mezzo e riesce ad ingannare la console fingendo di essere il suo lettore fisico.

Nel bundle doveva (doveva…) esserci anche una carta stampata presagomata da mettere intorno al chip in modo da proteggerla dal possibile (e dannoso) contatto con altre parti della console, nel mio caso ho utilizzato un foglio di carta sagomato da me.

L’immagine mostra chiaramente i punti salienti della scheda:

  • Lo slot microSD
  • Le 2 porte SATA (una dalla scheda madre al chip, l’altro dal chip al lettore fisico)
  • Lo stesso dicasi per i due connettori dell’alimentazione
  • In basso a destra c’è il connettore per il remote (optional) ma nel mio caso ho collegato il flat (il cavetto bianco/blu) dalla Xkey360 al thumb USB esterno. Prestate attenzione al verso corretto di inserimento, osservate l’immagine:

Il flat dovrete farlo passare dalle fessure presenti nei pressi delle porte USB posteriori, stando attenti a non danneggiarlo.

I punti che ci interessano partono dal minuto 6:42 fino a 9:38.

Ora scaricheremo l’ultimo firmware disponibile ed estrarremo i file nella radice di una pen drive o HDD che andrà inserita sul retro del thumb USB.

Volendo potrete cambiare (con un editor di testo) i valori nel file xkey.cfg per abilitare/disabilitare funzionalità; è interessante la voce per evitare di spegnere gli hard disk esterni preassemblati visto che hanno funzionalità di risparmio energetico che per il nostro utilizzo vanno tutt’altro che bene, in poche parole se il disco si ferma durante il gioco avrete un errore di lettura. Tenetene conto se avete uno di questi dischi.

Avviate la console, l’aggiornamento partirà automaticamente, l’importante è (se non avete il remote con display) far finire completamente la procedura; per fare ciò tenete d’occhio il led dell’attività del disco, se lampeggia segno che sta leggendo pertanto aspettate, comunque la procedura dura all’incirca 1 minuto, se non avete led di stato aspettate ad oltranza (5 minuti ad es.) e sarete certi che tutto è filato liscio.

Togliete la pen drive e se dovete riutilizzarla per metterci i giochi cancellate i 3 file del firmware per evitare che riparta nuovamente l’update.

I giochi in formato ISO andranno messi dentro una cartella nominata games (nella root del disco/pen drive).

La console potrà funzionare in due modalità: col suo lettore fisico e con quello virtuale (l’X360key); se avvieremo la console premendo il tasto eject partirà col lettore fisico abilitato, se invece premiamo il tasto power oppure quello sul joypad partirà con quello virtuale: facciamolo.

Apparentemente nella dashboard sembrerà tutto come prima ;), ma se premiamo per aprire (virtualmente) il carrellino e subito dopo Y per richiuderlo vedrete che apparirà la scritta “Disco multimediale misto“, ora dovete spostarvi sul “Visualizzatore di immagini” e vedrete la fatidica directory games con all’interno le subdirectories contenenti i giochi; per montare il gioco basterà entrare solamente nella directory dello stesso (nel video sotto si capisce bene), poi tornando nella home aprite e richiudete nuovamente il lettore (sempre virtualmente!) e apparirà “Gioca”… se tutto è stato fatto correttamente il gioco partirà alla grande.

Questo video oltre a mostrarvi come avviare i giochi vi spiega anche come comportarvi in caso di giochi multi disco.

Ora potrete chiudere la console, mi raccomando di posizionare nel miglior modo possibile la X360Key per non danneggiarla visto che lo spazio a disposizione è piuttosto esiguo.

Un disco da 2 TB (limite massimo di dimensione) potrà contenere oltre 200 giochi (per chi ha molti backup)… avete di cui divertirvi. 😉

Giocare alle glorie del passato

Tutti noi, chi più chi meno, ricordiamo almeno un videogioco del tempo che fu, persino il meno appassionato.

L’invenzione più bella per un appassionato di retrogaming sono senza dubbio gli emulatori: sono programmi che permettono di simulare un determinato hardware di tutte (o quasi) le piattaforme esistenti (console casalinghe, sala giochi (arcade) e personal computer); in questo modo, ad esempio, è possibile utilizzare su un comunissimo PC tutti i giochi e tutto il parco software di un Amiga 500… ma bando alla chiacchere cominciamo.

Premessa: gli emulatori linkati si riferiscono a Windows; moltissimi però sono disponibili anche per Linux e Mac, se volete potete anche farli girare con WINE.

Non chiedete come ottenere i giochi (ROMS), perchè per ovvii motivi non posso fornirvi indirizzi o files; se sapete usare un minimo Google sapete già come muovervi 😉


Scegliamo il frontend

Per partire consiglio, per gestire al meglio tutti i sistemi, un valido frontend grafico che se ben configurato permette di avviare da un’unica interfaccia tutti i giochi (roms), senza fare switch da un emulatore all’altro.

I frontend che preferisco sono:

Sono completi e permettono (a chi ne ha la possibilità hardware) di utilizzare effetti grafici molto belli come animazioni, filmati di anteprima, suoni e molto altro (GameEx ad esempio).

Per i miei esempi mi baserò su EmuControlCenter (ECC) .

Clipboard01

Un frontend spettacolare: gratuito, bello da vedere e user friendly.

Nella colonna di sinistra vedrete tutte le piattaforme pre-supportate, sono ben 191 incluse quelle più esotiche, per soddisfare tutti i palati.

Ora andando su Options – Configuration potrete settare il percorso dell’emulatore preferito per ogni piattaforma e il relativo percorso delle roms, i nostri giochi. Salvate e riavviate il frontend per rendere effettive le modifiche.

Ora non resta che scegliere gli emulatori migliori per ogni piattaforma hardware, cominciamo dalle console.


Console emulation

Sono quelle che per prime hanno dato all’utente domestico la possibilità di giocare i cosiddetti coin op (i videogame arcade) a casa propria, a partire dal lontano 1972 con la mitica Magnavox Odyssey, ma non solo questo 🙂

Sega Master System – Sega Game Gear

Per queste console Sega 8 bit (SMS e GG condividono lo stesso hardware) c’è un unico emulatore molto valido, MEKA.

Non si limita alle console sopra elencate, ma anche le più rare SG1000 e SC3000, inoltre è multipiattaforma (Windows, Linux).

Molto bella e d’effetto l’interfaccia.

Sega Megadrive/Genesis

Per la mitica 16 bit Sega (chiamata Genesis su altri mercati) c’è il collaudatissimo Gens32.

Sega Saturn

Per la concorrente 32 bit della PSX (anche se quest’ultima vinse a mani basse la battaglia) ci sono due validi emulatori: Satourne e SSF.

Sega Dreamcast

L’ultima console fatta da Sega ad oggi, e probabilmente rimarrà l’ultima.

La console è un must have per i collezionisti viste le notevoli potenzialità non comuni (es. l’uscita VGA nativa), unica pecca un’affidabilità non eccelsa (ottica scadente e overheat frequenti), migliorabile con qualche tricks “casereccio”.

L’emulatore più valido è nullDC.

Dopo la Sega è il turno della grande N, Nintendo.

NES/Famicom

La console 8 bit, campione di vendite all’epoca, è nella storia grazie a titoli di prim’ordine come Super Mario Bros.

Per questa pietra miliare gli emulatori di ottima fattura si sprecano:

Super Nintendo/Famicom

Un mito per me: Il mio Super Nintendo era ben accessoriato con adattatore per cartucce USA, joystick da tavolo tipo arcade, ottimo per giocare a titoli come Street Fighter 2 oppure Killer Instinct; ma oltre questi due c’erano anche platform superlativi, fra cui la saga di Donkey Kong Country.

L’emulatore migliore è ZNES, a cui segue l’ottimo SNES9x.

Nintendo 64

L’ultima console a cartucce di Nintendo prima dell’atteso passaggio ai supporti ottici.

Purtroppo questa console non ha avuto il successo commerciale che meritava, a mio avviso per due motivi:

  1. In quegli anni la PSX era all’apice del successo, con titoli a dir poco esagerati
  2. Brutto a dirsi ma… le cartucce non permettevano di avere backup a prezzo quasi nullo; inutile nascondersi dietro un dito, la pirateria ha influito anch’essa nel successo della PSX, ovviamente IMHO. 🙂

Anche quì i titoli di rilievo ci sono, vi cito: Mario 64, Mario Kart, Castlevania, i vari Zelda, etc.

1964 UltraFast è senza dubbio il migliore, ma segnalo anche Project64.

Nintendo Gamecube – Wii

Gamecube è stata la prima console Nintendo ad utilizzare i supporti ottici, ma questo non ha aiutato le vendite (peggiori del N64) forse a causa del formato proprietario:  un mini CD  da 1,5 GB (mi riallaccio a quanto detto poco sopra).

L’ho messa assieme alla Wii perchè ne condivide in parte l’hardware e l’emulatore è lo stesso: Dolphin.

Nonostante le similitudini hardware con Gamecube (è solo poco più potente) e la mancanza dell’alta definizione ha avuto, ed ha tutt’ora, un successo commerciale senza precedenti per la grande N, DS a parte; segno che un metodo di controllo innovativo e, non ultima, una softmod a costo zero ha portato il suo successo ben oltre le aspettative iniziali di Nintendo.

Nintendo Gameboy – GB Color – GB Advance

Non potevo tralasciare le handheld Nintendo: per il primo mitico Gameboy e i successivi GBC e GBA c’è VisualBoyAdvance.

Nintendo DS

Per DS e DS Lite vi “butto” su No$GBA, a mio avviso il migliore. Supporta anche GB Advance.

Passiamo a Sony.

Sony Playstation

Chiamata dai più PSX, è la console più amata degli anni 90.

Ha avvicinato moltissime persone ai videogames e sfornato titoli di primissimo piano in elevata quantità: ricordiamo infatti Gran Turismo, Medievil, Silent Hill, Resident Evil, Ridge Racer Type 4, Soul Reaver e Metal Gear Solid… giusto per citarne solo alcuni. 😉

Gli emulatori migliori sono ePSXe e psX, quest’ultimo pluginless.

PS2

In vendita dal 1999 al 2012 è stata la console casalinga più venduta di tutti i tempi.

Ovviamente anche per lei sono stati creati games di prim’ordine: GT 3&4, God of War e Burnout 3 li ho giocati fino a consumarli 😀

PCSX2 è un ottimo emulatore; ovviamente richiede un PC piuttosto potente per goderne al meglio.

Anticipo già che chi cerca un emulatore per PS3 rimarrà deluso: attualmente non ci sono emulatori degni di nota (gira solo qualche homebrew), inoltre le richieste hardware sarebbero talmente elevate da tagliare fuori la stragrande maggioranza degli home computer.

Sony PSP

Per la console portatile della casa di Tokio c’è un buon emulatore, anche se attualmente non supporta pienamente una gran quantità di games ma meglio di niente, 🙂 mi riferisco a PPSSPP che vanta fra l’altro richieste hardware poco esose. Chiudo segnalandovi anche PSPE.

Xbox – Xbox 360

In casa Microsoft non esiste niente di valido nè per Xbox che per Xbox 360.

Spiacente 😦 ma attualmente siamo ancora indietro per le console di Redmond.

Passiamo ad Atari 🙂 difatti la storica software house in passato ha prodotto delle valide console casalinghe e un fantastico handheld, vediamole:

Atari 2600

Vanta svariati record fra cui l’essere stata la prima console a cartucce e prodotta per ben 14 anni.

Stella

Atari 5200

Prodotta per soli 2 anni (dal 1982 al 1984) doveva essere il successore della 2600, ma si rivelò un flop commerciale.

Jum52

Atari 7800

La 7800 riuscì, fortunatamente, a far dimenticare presto il 5200 🙂 venne infatti prodotta per ben 8 anni, e complice un prezzo abbordabile, fece risalire Atari nel campo delle console casalinghe.

ProSystem

Atari Jaguar

Ricordo ancora il lancio della Jaguar… si presentava come una console a 64 bit (per intenderci all’epoca c’erano quasi esclusivamente 16 bit) ma in realtà era un 32 bit “potenziato”. Si rivelò un enorme fallimento e per Atari fu l’ultima console prodotta.

Virtual Jaguar

Atari Lynx

La console portatile di Atari: La prima a colori, ma nonostante questo grosso vantaggio rispetto al monocromatico Game Boy, non ebbe molto successo per via delle dimensioni non proprio ridotte e la fama di “divora batterie” 😀

Handy

Passiamo ora ai “fuochi di paglia” (lo dico col massimo rispetto possibile), quelle console che sulla carta erano qualcosa di eccelso, (mi lasciavano a bocca aperta tutte le volte che sfogliavo Console Mania)  ma che purtroppo non hanno mai ottenuto il giusto riconoscimento, solo grande rumor iniziale dovuto anche alle caratteristiche hardware non da poco, vediamole insieme:

Philips CD-i

Nonostante titoli con grafica da cartoon (laser game tipo Dragon’s Lair) la giocabilità faceva acqua da tutte le parti, e il costo non proprio economico ne decretarono la morte prematura. Peccato…

CD-i Emulator (a pagamento)

Panasonic 3DO

Non fu proprio un disastro totale, ma complice il prezzo (era qualcosa di esagerato) non spiccò mai completamente il volo, nonostante fu anche distribuita da vari produttori.

4DO

Neo Geo

Quì rischio il linciaggio da parte di Lord SNK (Console Mania docet :D) ;); SNK, il produttore della magnifica Neo Geo AES, una console che portava pari pari il coin op a casa propria, con titoli di qualità semplicemente strepitosa ma ad un prezzo davvero per pochi; infatti sia la console che le cartucce (da ben 330 Mb!) costavano un occhio della testa… diciamo che non era per tutte le tasche 🙂

Ebbe solo successo (e forse fu questo il motivo per cui restò in piedi tutti questi anni) fra i gestori di sala giochi dove al posto della classica Jamma c’era un semplice slot per inserire le cartucce.

Fatal Fury, Magician Lord, Art of fighting, King of Fighters, Metal Slug e molti altri… sublimi e dir poco 🙂

É stata prodotta anche in versione CD e Pocket.

WinKawaks

 PC Engine

PC-Engine era ed è  la console 8 bit più potente di sempre, chiamata Turbografx nella versione internazionale.

In Italia non ha avuto purtroppo il successo meritato per via del costo molto elevato.

Ootake


Arcade

Quando si tratta di videogames arcade c’è un’unica scelta: MAME.

Permette di emulare (ad oggi) quasi 20.000 giochi, e personalmente lo considero l’Emulatore per eccellenza.

Dico questo considerando anche emulatori più specifici come RAINE, dedito perlopiù ai giochi Taito e Jaleco (Bubble Bobble, Rainbow Island) che comunque MAME supporta pienamente.

Se invece amate i laser game come Dragon’s Lair la scelta obbligata è Daphne.


Personal Computer

Quì torniamo in un campo piuttosto vasto, partirei dalla mitica Commodore. 😉

C16/64/128 – VIC20

Per questi fantastici home computer, che hanno lasciato un segno importantissimo fra noi 30/40 enni, c’è un unico emulatore, semplicemente perfetto: VICE.

Conservo ancora il mio fido C64 con 2 joystick Albatros, due lettori a cassetta, un floppy drive da 5,25″, stampante ad aghi MPS803, qualche gioco in cartuccia e una miriade di giochi in cassetta, di cui molti budget games (giochi in edizione economica) che acquistavo con la paghetta settimanale. 😥

I suoni che emanava il SID sono ancora oggi interesse di molti DJ che propongono splendidi remix.

Commodore Amiga 500/600/1000/1200/2000/3000/4000

Amiga 500… un nome che racchiude una generazione :), infatti anch’io come tanti rimasi a bocca aperta nel vedere le immagini di Monkey Island… e fu amore a prima vista… volevo a tutti i costi quel computer e quel gioco 🙂 e infatti come regalo di promozione riuscii ad averlo.

Negli anni ho sempre tenuto ogni cosa del mio Amiga 500, persino il più insignificante dei backup, a cui negli anni successivi si è aggiunto un più compatto Amiga 600.

In maniera analoga al SID del C64 anche Amiga aveva un chip sonoro all’avanguardia: Paula.

WinUAE

Atari ST

Anche Atari con il suo ST ebbe un ruolo di primaria importanza, anche se ovviamente in modo minore.

Aveva un comparto audio di buon spessore (grazie alla porta MIDI integrata) e un prezzo tutto sommato appetibile.

SainT

MSX

MSX fu un computer 8 bit introdotto nell’era d’oro del C64.

Nonostante il valido apporto di Microsoft ebbe maggiormente diffusione e successo in Giappone.

blueMSX

Amstrad CPC

Ennesimo 8 bit prodotto per cercare di strappare lo scettro al C64, ovviamente invano nonostante le buone vendite e la grafica superiore al piccolo Commodore.

WinAPE

ZX Spectrum

Il vero antagonista del C64. A livello hardware era inferiore al sessantaquattro ma con un prezzo accattivante riuscì ad accaparrarsi un buona fetta di mercato.

Devo dire, pur non avendolo mai provato personalmente, che Sinclair fece un prodotto dall’estetica davvero accattivante.

ZX Spin


MS-DOS

Questo ramo viene chiamato più comunemente Abandonware e include tutte le glorie a partire dai primissimi ’80 fino ad oggi.

Gli emulatori e i sistemi sono svariati, vediamoli:

DosBox

Un emulatore DOS completo, gratuito e open source.

Consiglio l’utilizzo di D-Fend Reloaded  un frontend grafico per configurare in modo estremamente semplice ogni singolo gioco, con tanto di screenshot e caratteristiche dettagliate.

ScummVM

Per gli amanti delle avventure grafiche è un must have, qualcosa che non può assolutamente mancare; permette infatti di giocare al meglio tutte le avventure Lucasarts, e non solo, anche Sierra e Adventuresoft.

ScummVM

FreeDOS

Un sistema operativo a se stante, che vi avevo già presentato quando parlai di DOS e varianti.

Potete utilizzarlo su hardware nativo o virtual machine, Virtualbox per esempio.

FreeDOS


E infine…

Infine alcuni programmi che emulano più piattaforme hardware, quindi PC, console e arcade.

  • Mednafen
    • Atari Lynx
    • Neo Geo Pocket (Color)
    • WonderSwan
    • GameBoy (Color)
    • GameBoy Advance
    • Nintendo Entertainment System
    • Super Nintendo Entertainment System/Super Famicom
    • Virtual Boy
    • PC Engine/TurboGrafx 16 (CD)
    • SuperGrafx
    • PC-FX
    • Sega Game Gear
    • Sega Genesis/Megadrive
    • Sega Master System
    • Sony PlayStation – (In alpha, molti bug)
  • MESS – Equivalente del MAME, nonchè progetto “gemello” ma orientato a PC e console, permette di supportare tramite l’utilizzo degli appositi BIOS oltre 662 sistemi unici! Superlativo.
  • Xe – Supporta una miriade di piattaforme:
    • SG-1000
    • Famicom & Famicom Disk System / NES
    • Mark III / Master System
    • PC Engine & PC Engine CD-ROM2 / Turbo Grafx 16 & Turbo Grafx CD
    • Mega Drive & Mega CD / Genesis & Sega CD
    • Super Famicom / SNES
    • Neo Geo
    • Neo Geo CD
    • CPS Changer
    • FM Towns Marty
    • PC-FX
    • Game Boy & Game Boy Color
    • Game Gear
    • Neo Geo Pocket & Neo Geo Pocket Color
    • Wonder Swan & Wonder Swan Color
    • Game Boy Advance
  • Kega Fusion – Sega Master System, Game Gear e Megadrive.
  • Retrocopy – Arcade, Sega MS, GG e MD e NES. Si presenta con una GUI semplicemente unica: infatti vi troverete all’interno di una sala giochi in totale 3D, che potrete personalizzare a vostro piacimento, ovviamente con i vostri games:) Guardate che spettacolo…

Che altro dire… spero di avervi dato un linea guida sull’emulazione dei principali sistemi di gaming.

Buon viaggio nel passato! 😉

 

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[PSX] Gran Turismo

Gran Turismo è stato per molti (ed è tutt’oggi) lo “standard de facto” nei simulatori di guida.

Presentato da Polyphony Digital nel 1998, ha da subito carpito l’attenzione anche dei non appassionati del genere, col suo approccio diretto e semplice anche per chi quella categoria di videogame la conosceva solo per sentito dire.

Quanti di voi ricorderanno questa intro:

Ai tempi ha portato una marea di innovazioni che altri “simil” simulatori potevano solo sognare 🙂 fra cui:

  • Il replay con camera da varie angolazioni
  • Riflessi dello scenario sulle auto (grazie alla potenza hardware della PSX)
  • Guida da più visuali
  • …e altro ancora

Si parte con un quota minima di denaro necessario ad acquistare la vostra prima autovettura usata.

Comincerete  a gareggiare cercando di vincere più gare possibile (e relativo denaro) in modo da comprare potenziamenti per la vostra auto ed acquistarne successivamente delle altre (c’è un parco auto molto vasto).

La particolarità era quella di poter elaborare e personalizzare non solo super sportive, ma anche auto comuni come una Honda Civic.

Man mano ci saranno delle prove speciali e delle patenti da acquisire, in modo da sbloccare delle modalità di gioco più avanzate.


Giocare con l’emulatore

Il gioco presenta una longevità elevatissima, tant’è che dopo 15 anni ogni tanto lo rigioco volentieri nell’ePSXe 🙂

ricordo ancora la Mitsubishi GTO da 928 cavalli…

Se volete quì potete scaricare un savegame da utilizzare nel vostro emulatore, per poter avere fin da subito una marea di auto, patenti e quant’altro 🙂

Per convertirlo da GME a MCR (ePSXe) scaricate questa utility di conversione.


Incredibilmente esiste ancora il sito ufficiale del primo episodio 🙂

Una delle poche recensioni in italiano, della quale condivido quasi tutto 😉

GT è e resterà un evergreen.

[Emulazione] – Panasonic 3DO

3DO era una console uscita nel 1994 venduta sotto marchio Panasonic (c’erano anche altri produttori).

È stata la prima console 32 bit in Europa a utilizzare i CD, seguita a brevissimo da molte altre, innescando un nuova tendenza visto che ai tempi la cartuccia era ormai obsoleta considerando la minor capacità di immagazzinamento, anche se decisamente più affidabile del compact disc.

Le sue caratteristiche (Wikipedia):

  • CPU – 32-bit 12.5 MHz RISC CPU (ARM60) realizzato da Advanced RISC Machines (ARM) (equivalente per potenza ad un Motorola 68030 a 25 MHz)
    co-processore Matematico
    32kb SRAM
  • Video – 2 co-processori video con capacità di produrre 9-16 milioni di pixels per secondo (36-64 megapix/s interpolated), distorsioni, ridimensionamenti, rotazioni e texture mappate.
  • Caratteristiche di sistema
    Velocità bus di 50 Mbit/s
    36 DMA canali
    2 megabytes di RAM principale
    1 megabyte di VRAM
    2 porte di espansione
  • Suono – 16-bit stereo sound
    44.1 kHz sound sampling rate
    Supporto Dolby Surround sound
  • Media – Doppia-velocità: 300 kB/s data transfer CD-ROM drive with 32 kB RAM buffer
  • Sistema Operativo Multitasking a 32-bit

Games

I titoli degni di nota sono svariati, fra cui:

Samurai Shodown

Need for speed

Road Rash

Crash ‘n burn


Emulatori

4DO – Ottimo emulatore, nato dai sorgenti di FreeDO, con l’intenzione di migliorarne le già ottime feature. – Compatibility List

3DOplay Valida alternativa a 4DO.


Conclusioni

Fu una console decisamente sfortunata; ne decretarono il fallimento commerciale il prezzo elevato e l’uscita in concomitanza della PSX.

La console Sony fece molte “vittime” fra i concorrenti, non ultime Sega e Nintendo..

Se siete collezionisti di console è una chicca che non deve mancare a nessuno, se vi “accontentate” di giocarla ci sono gli emulatori elencati sopra :)Per le roms Google vi darà tutte le risposte 😉

Qualche video per chiudere: