Convertire disco fisico in virtuale

Molti utenti spesso quando aggiornano il loro PC cambiano anche sistema operativo, e volente o nolente scoccia abbandonare il vecchio OS a cui eravamo abituati, esempio lampante chi ha abbandonato XP per Seven o Eight.

Fortunatamente esistono varie possibilità, fra cui:

  • Creare un ghost (con Paragon Backup&Recovery) della partizione di sistema del vecchio PC e ripristinarla in quello nuovo.(Con le opportune eventuali modifiche per adattare il sistema al cambio hardware).
  • Creare un disco virtuale, partendo da quello fisico, in modo da utilizzarlo in virtual machine.

E proprio quest’ultimo caso vi voglio proporre 🙂

Physical –> VMDK

Per creare un VMDK (Virtual Machine DisK), formato disco di VMWare (ma utilizzabile anche da Virtualbox), potete utilizzare VMware vCenter Converter.

Nel sito ufficiale c’è la necessità di registrarsi (gratuitamente) per scaricare questo tool (free), se volete bypassare la registrazione potete scaricare direttamente il programma da Softpedia.

È un “pacchettone” da ben 127 MB, molto completo come vedremo.

Durante l’installazione potremo scegliere se fare un’installazione locale (come nel nostro caso) oppure un’installazione client-server in modo da agire anche via rete.
Clipboard01a

Una volta avviata la GUI (Graphic User Interface, l’interfaccia grafica) premete Ctrl + M, poi su Select source type selezionate Powered-on machine se si vuole creare una copia 1:1 virtuale del sistema utilizzato; è possibile anche  a sistema in uso (come fanno molti software di backup), grazie alla tecnologia shadowing di Microsoft.

Oltre l’hardware fisico è possibile convertire anche altri formati di immagine, fra cui:

  • MS Virtual PC (.vmp)
  • Parallels image (.pvs)
  • VMware Consolidated Backup (.vmx)
  • Symantec Livestate Recovery Image (.sv2i)
  • Storagecraft Shadowstor Images (.spf)
  • Acronis True Image Backup (.tib)

Non male direi 🙂

Ora non resta che scegliere il percorso di destinazione dell’immagine e le sue opzioni.

Per rendere più rapido l’operazione consiglio di creare il backup in un altro disco rigido; come vedete non è diverso dal creare un backup con True Image o similari.

Ora potete eseguire il vostro vecchio sistema operativo su VMware Player o Virtualbox.


Physical –> VHD

VHD (Virtual Hard Disk) è un formato disco virtuale di Microsoft Virtual PC e supportato anche da l’onnipresente Virtualbox.

Per creare questo contenitore ci viene in aiuto Disk2VHD, ottimo tool programmato dal duo Russinovich – Cogswell, già autori di molti top software come Autoruns e Process Explorer, solo per citarne un paio.

Russinovich è noto anche per aver scoperto (nell’ormai lontano 2005) il rootkit nei CD audio della Sony DRM.

Tornando  a Disk2VHD, questo presenta svariati vantaggi rispetto al software di VMWare sopra menzionato, infatti è:

  • Stand-alone
  • Di dimensioni estremamente ridotte (< 1 MB)

Anch’esso supporta la shadow copy, in modo da poter creare la vostra copia virtuale senza uscire dal sistema operativo.

Come vedete dall’immagine l’utilizzo è semplicissimo: basta infatti selezionare il disco o partizione di sorgente, la sua destinazione e premere infine Create.


Physical –> VDI

VDI (Virtual Disk Image) è, infine, l’immagine disco virtuale di Virtualbox. 🙂

In questo caso sarebbe necessario smontare l’hard disk dal PC e lavorare offline da riga di comando oppure convertire un VMDK in RAW e infine in VDI, ma preferisco semplificare le cose 😉

Premesso che anche i formati sopra elencati (VHD e VMDK) sono supportati da Virtualbox, consiglio l’utilizzo di Paragon Virtualization Manager che permette fra l’altro di fare numerose cose:

  • Copia P2V (Physical to Virtual)
  • Copia V2P (Virtual to Physical)
  • Copia P2P (Physical to Phsycal)
  • Copia V2V (Virtual to Virtual)
  • … e molto altro ancora, ma noi ci soffermeremo solo su queste funzionalità in questo articolo.

Il software è a pagamento, ma viste le funzionalità e la qualità di tutti i software targati Paragon, posso dire che vale tutti i 59USD richiesti.

Inoltre, come vedrete, è polivalente, permette anche di creare VHD e VMDK.

Dalla GUI scegliete Virtualization e P2V Copy:

Poi selezionate la vostra partizione di sistema che volete virtualizzare, cliccate infine next:

Ora il software rileverà il vostro sistema (Seven nel mio caso) e vi chiederà quale formato immagine virtuale volete utilizzare; io ho scelto ovviamente Virtualbox (VDI):

Ok, ora scegliete le caratteristiche hardware che dovrà avere la vostra immagine virtuale; sceglieremo quindi il quantitativo di RAM da allocare, nome, numero di CPU, etc.

Ora partirà la creazione del disco virtuale.

Come soluzione all-in-one è perfetta 😉

Conclusioni

Con una veloce conversione non rinuncerete al vostro vecchio e personalizzatissimo sistema operativo, il tutto comodamente avviabile dalla vostra virtual machine preferita 😉

Pubblicato il 22 aprile 2013, in Hardware e tecnologie, Sistemi operativi, Software con tag , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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