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Da Android a Windows Phone – Migrazione indolore

Windows_Phone_logo

Recentemente il mio smartphone Android ha pensato bellamente di lasciarmi (vetro rotto pressofuso col sensore touch e display = smartphone inutilizzabile e riparazione esosa) ma gli ho trovato un valido sostituto (Microsoft 640 XL LTE).

Questo articolo non vuole essere un “Windows Phone vs Android” bensì un aiuto per tutti quelli che, come me, si sono trovati di fronte a questo sistema per la prima volta dopo anni di Android ed ecosistema Google.

Una premessa: vedrete che molte applicazioni presenti su Android non sono disponibili per WP… purtroppo la battaglia fra Google e Microsoft fa un’unica vittima, l’utente finale.

In ogni caso c’è un pò tutto quello che serve, vediamo.

Importazione rubrica

Il primo problema in cui mi sono imbattuto è stato ripristinare i contatti.

La migrazione via bluetooth non potevo farla per ovvi motivi, non avevo una micro SD a portata di mano e tanto meno avevo numeri salvati nella SIM, pertanto mi sono appoggiato a Google Contacts.

Avevo precedentemente salvato (saggiamente a quanto pare) la mia rubrica in formato CSV e uploadato nei server Google:

  1. Altro
  2. Importa contatti e selezionare il file

Dopodichè da WP basta andare su:

  1. Contatti
  2. Impostazioni
  3. Aggiungi Contatti
  4. Google
  5. Contenuti da Sincronizzare
  6. Selezionate Contatti e premete .

Il primo step è andato, ora dovreste avere tutti i vostri numeri.

Le tiles…

Beh, le piastrelle di Windows 8 sono state criticate un pò su tutti i fronti, però il giudizio cambia molto se utilizzate nel loro ambiente più idoneo, ovvero uno schermo touch.

Windows Phone non fa eccezione; non è fatto male, anzi, è semplicemente diverso e richiede (come tutti gli ambienti operativi) un minimo di assuefazione e studio per abituarsi.

Difatti nella schermata principale ho tutte le applicazioni che mi servono senza girare troppo per i menù.

Fortunatamente Gmail….

… è sempre disponibile nel client predefinito nonostante non sia completo come quello di Big G.

Utilizzo questo servizio di posta da 11 anni (era ancora in beta su invito) e non volevo rinunciarci, tantomeno accedervi via browser.

Browser

Scordiamoci Firefox e Chrome: non verranno mai sviluppati… se per l’ultimo il motivo è palese per il primo ci sono fantomatici problemi… mah.

In compenso i mitici Norvegesi di Opera Labs hanno rilasciato Opera Mini ma non mancano Maxthon e il gettonato UC Browser.

Il browser predefinito è Internet Explorer che risulta abbastanza valido ed equilibrato nelle opzioni disponibili (ora ha anche la compressione via proxy per risparmiare dati), diciamo che pian piano si sta togliendo la nomea di browser lento e pieno di bug.

File manager che latita…

Diciamo che proprio non c’è di default, pertanto bisogna andare nello store e scaricarne uno. Dopo aver provato quello ufficiale made in Redmond ho preferito mettere Metro File Manager, benchè lontano come funzionalità dai più blasonati file manager per Android. C’è ancora da lavorarci sopra.

Per il resto…

Le app più gettonate come Whatsapp o Adobe Reader ci sono, c’è un sistema di navigazione fantastico (disponibile anche offline) ovvero Nokia Here, proseguo citando l’app di RAI.tv fatta addirittura meglio della controparte Android (segno che se si vogliono fare le cose per bene si riesce).

C’è anche un anno di Office incluso nel prezzo del dispositivo. Non male.

Sicurezza

Mi scappa un sorriso… quando si discuteva nei forum dell’importanza dell’elemento DIFFUSIONE nei sistemi operativi desktop tutti a dire che Windows era una schifezza, che la diffusione non era un elemento determinante per i virus writer.

Ora, visto che lo stradiffuso Android è basato su Linux mentre il criticato Windows Phone è legato ad una cerchia molto più ristretta cosa succede? Esatto, potenzialmente è molto più a rischio un dispositivo Android piuttosto che uno WP.

Mi sembra superfluo aggiungere che in ogni caso la differenza maggiore la fanno perizia e attenzione dell’utente.

Una prima botta di conti…

Il bello di WP (un pò come iOS) è che richiede risorse hardware minori per girare bene rispetto ad Android, quindi con un solo GB di RAM e una CPU Snapdragon 400 8226 ho una reattività non paragonabile ad un analogo smartphone Android, questo perchè quest’ultimo esegue, fra i vari componenti, una virtual machine (Dalvik) che di fatto è uno strato software in più che per quanto sia richiede maggiori risorse.

Attenzione, non sto sputando su Android, tutt’altro, però tirando un pò le somme WP non ne esce così male come credevo inizialmente.

Una cosa è certa: WP nei prossimi anni si svilupperà enormemente e la sua diffusione aumenterà di conseguenza, in Italia ha quote di mercato come quelle di iOS.

Ci sarebbero molti altri punti da considerare ma per adesso mi fermo quì.

Merita, merita davvero. 🙂

Sony Xperia Z Ultra – Prime impressioni

xperia-z-ultra-waterproof

A malincuore ho avuto l’esigenza di sostituire il mio LG 4X HD con questo perché il suo display da 4.7″ cominciava a starmi stretto, ma un tablet era decisamente troppo grande pertanto ho cercato una via di mezzo (un phablet appunto) non trascurando il rapporto qualità/prezzo.

Z Ultra è ormai un dispositivo a fine serie, uscito a fine 2013, ma questo mi ha permesso di trovarlo ad un prezzo molto inferiore a quello di lancio: 259€ contro i 699 del day one.

Ciononostante le caratteristiche sono buone, ne cito alcune:

  • CPU Qualcomm Snapdragon 800 2.2 Ghz quad core
  • GPU Adreno 330
  • 2GB di RAM
  • Supporto LTE
  • Display Triluminos da 6.4″ con risoluzione di 1920×1080, 342 PPI di densità
  • Vetro temprato sia sul fronte che sul retro
  • Sottilissimo: solo 6.5 mm.
  • Impermeabile fino a 1.5 mt (per 30 minuti in acqua dolce) e resistente alla polvere (IP55/IP58)
  • Batteria da 3050 mAh
  • Sony garantisce un buon supporto e aggiornamenti frequenti per le ultime release di Android

A livello di performance nulla da eccepire: il dispositivo è sempre prestante, senza rallentamenti ne lag. D’altronde la CPU Snapdragon 800 a 2.2Ghz, anche se datata, fa ancora bene il suo lavoro quotidiano.

Anche il passaggio da Kit Kat all’ultimo Lollipop (ufficiale da Sony) è stato praticamente indolore visto che a livello di reattività e RAM consumata non è cambiato pressochè niente, solo l’avvio del dispositivo richiede qualche secondo in più ma non è una cosa di estrema importanza in uno smartphone.

Una delle prime cose che ho fatto è stato abilitare root in modo da togliere un pò di bloatware preinstallato da Sony (un pò come tutte le case) ed alleggerire ulteriormente il sistema.
Attenzione: decade la garanzia.

Le dimensioni sono importanti, ma può comunque essere alloggiato in un tascone, un marsupio oppure nella tasca posteriore dei jeans (scontate le precauzioni prima di sedervi :D) aiutato dallo spessore esiguo e dal vetro posteriore che elimina gli attriti.

Proprio del vetro vorrei parlare: non è un Gorilla Glass e purtroppo si nota; nonostante sia temprato (fronte e retro) è più soggetto a leggeri graffietti di utilizzo rispetto al mio precedente 4X HD, pertanto raccomando attenzione. La colpa è anche mia che utilizzo ogni dispositivo con pochi riguardi, ma è in queste condizioni che si vede la qualità costruttiva.

Vediamo l’autonomia.
Utilizzandolo senza parsimonia (giochi, navigazione, etc) riesco ad arrivare a fine giornata senza problemi; i 3050 mAh sono sufficienti anche per i più smanettoni. Peccato che non sia estraibile, spero che comunque riesca a fare un paio d’anni senza un vistoso decadimento, proprio come il mio precedente LG.

Il display è ottimo e ben visibile in tutte le condizioni, la densità dei pixel è più che adeguata, cosa molto importante per leggere libri con immagini in PDF come faccio spesso.

Il comparto audio/video non è eccelso: buone le foto da 8Mpx, ma in questo campo il vecchio LG andava un pò meglio.
Si nota la mancanza del flash, non tanto per fare le foto, bensì come torcia occasionale.
I video sono a 1080P, ben fatti, nulla di che.
L’altoparlante esterno non ha un volume esagerato, difetto analogo al 4X HD. Fortunatamente in dotazione ci sono delle cuffie davvero ben fatte e sopperiscono facilmente al problema.

La resistenza all’acqua e alla polvere è estremamente importante nel mio utilizzo visto che non mi faccio remore a portarlo con me in ogni occasione.
Per essere subacqueo deve avere tutti i copri ingresso ben chiusi.

Per ora ne sono abbastanza contento, il prezzo di acquisto mi ricorda che difficilmente avrei potuto trovare qualcosa di analogo allo stesso costo, vedremo come si comporterà nei mesi a venire.

Aggiornamento: Al mio Z Ultra si è rotto il vetro il vetro anteriore tenendolo semplicemente in tasca (la lista di persone col medesimo problema è lunga, ahinoi), nessuna torsione o urto.

Ho scritto a Sony per sapere sul da farsi e lei (ad oggi) non mi ha manco degnato di una risposta…

Bella considerazione per i propri clienti.

 

Mai più Sony.

 

Windows 95/98/ME su Android

Chi di voi non ha mai pensato di portare nel proprio dispositivo il buon vecchio Windows 9x? Beh, oggi parlerò di come realizzare questo progettino. 🙂

Occorrente:

Nel mio esperimento ho utilizzato Limbo PC emulator (una GUI che utilizza il core di QEMU) in virtù delle sue performance rispetto a Bochs.

La procedura è semplice e automatizzata, pertanto non ci sono passaggi difficoltosi.

Avviate Limbo e nella sezione Load VM selezionate New per creare una nuova macchina virtuale, datele un nome a scelta, esempio Windows 98.

Potete scegliere se utilizzare una ISO ed installare da zero oppure utilizzare immagini hard drive di QEMU già pronte all’uso: io ho optato per la prima scelta.

Non ho fatto grandi cambiamenti alle impostazioni predefinite, ho solo portato l’ammontare di RAM a 128 MB, ideali per i sistemi della famiglia 9x.

Nella sezione CDROM (*.iso) ho dato il percorso dell’immagine, poi scendendo ho creato il mio hard disk virtuale (Hard disk A): l’ho nominato hdd98 e messo 4000 MB (regolatevi in base allo spazio libero nel vostro device).

Dando Start partirà l’installazione di Windows ma vi avviso che sarà lenta, molto lenta, come il sistema del resto; non aspettatevi miracoli in termini di reattività e piacere di utilizzo: si tratta perlopiù di un esercizio. Se volete utilizzare e godere di un sistema in questa VM dovrete spostarvi su Linux, specialmente DSL Linux.

Premesso questo, passo a darvi qualche tips per migliorare l’usabilità. Appena avviata la VM vi apparirà un messaggio che vi suggerirà di utilizzare i save state; basterà utilizzare un’immagine disco QCOW2 con l’opzione HDA. Questi permettono di ripristinare velocemente il sistema senza doverne attendere il caricamento, una manna in caso di sistemi lenti a caricare.

Infine c’è Hackers Keyboard che vi permetterà di utilizzare al meglio la vostra VM mostrando a video tutti i tasti di una tastiera fisica.

Nel video l’utente monta un VHD con Windows 98 preinstallato.

Divertitevi 🙂

 

 

File manager ortodossi

Quest’oggi facciamo un piccolo salto nel passato parlando di file manager ortodossi (Orthodox File Manager), nati quasi 30 anni fa dal genio di John Socha per il solo DOS e, successivamente, nei sistemi Unix.

Fa strano vedere al giorno d’oggi una tipologia di programmi con l’interfaccia molto minimalista, pressochè intatta da oltre un quarto di secolo, in tempi dove le interfacce grafiche “eye candy” la fanno da padrone.

Ma non voglio parlarvi di software deprecato, bensì attualissimo che funziona bene anche con gli ultimi sistemi operativi.

I vantaggi nell’utilizzo di un OFM sono diversi:

  • Velocità di gestione di tutto il sistema (ottimo per i sysadmin), praticamente ogni cosa è fattibile dalla finestra del file manager, ad esempio copiare o spostare velocemente i file.
  • L’estrema leggerezza.
  • Ne consegue un aumento della produttività.

Questo per citarne alcuni, sono indispensabili sia per l’utente domestico, per il nerd e anche in ambiti aziendali: vediamo i migliori.

Midnight Commander (Gratuito, Windows/Unix, Sorgenti)

Una vecchia conoscenza per chi usa Unix, specialmente Linux, visto che spessissimo è già integrato nelle distribuzioni; ovviamente esistono porting per altri sistemi, Windows compreso.

Nato come clone del famoso (all’epoca) Norton Commander si è via via sempre più evoluto e potenziato fino a diventare uno strumento fondamentale.

Si presenta con la classica interfaccia spartana tipica degli OFM, ovvero due pannelli laterali dove sono elencati i file nei volumi più un terminale inferiore.

  • Permette nativamente di accedere ad archivi zip, rpm,  tar
  • Include un editor di testo (mcedit) che può anche evidenziare la sintassi per svariati linguaggi di programmazione, macro e visualizzare in ASCII e HEX.
  • Può rinominare contemporaneamente gruppi di file permettendo di guadagnare molto tempo
  • Non ultima la possibilità di fare connessioni FTP (ad esempio per aggiornare il vostro sito).

FAR Manager – (Free- DOS – Windows x86/x64 – Sorgenti)

Sviluppato inizialmente dal creatore di WinRAR, Eugene Roshal, è anch’esso un clone di Norton Commander esclusivamente per i sistemi Windows (a meno di non utilizzare Wine).

É estremamente più versatile perchè supporta dei moduli esterni (plugins) per ampliarne le funzionalità e relativo spettro di utilizzo; vediamone alcune:

  • Evidenziazione della sintassi nei sorgenti.
  • Accesso a server FTP anche via proxy.
  • Trova e sostituisce espressioni su in più files contemporaneamente.
  • Rinomina gruppi di file contemporaneamente.
  • Ha un client per i più diffusi protocolli di e-mail.
  • Supporta senza problemi anche risoluzioni dello schermo non standard.
  • Può controllare e killare processi nel PC locale e su altri in rete.
  • Autocompletamento delle parole nell’editor.
  • Può gestire e maneggiare il registro e relativi percorsi
  • Crea e modifica i collegamenti.
  • WinAmp control e modifica dei tag negli MP3.
  • Supporto ai file PAK (Quake III).
  • Controllo delle stampanti, sia in locale che remoto.
  • Connessione e debugging nei database ODBC-compatibili.
  • Può eseguire qualsiasi tipologia di software esterno (compilatori, convertitori, etc.)
  • Visualizza i file di aiuto e supporto (.hlp e .chm)
  • Calcolatrice scientifica integrata
  • Svariati giochi
  • Controllo ortografico durante la digitazione
  • … e molto altro ancora 🙂

Quì troverete plugins a iosa per tutti i gusti 😉

Davvero completo.

Necromancer DOS Navigator – (Freeware, DOS/Linux/Windows)

Altro giro, altro clone: stavolta basato sui sorgenti di DOS Navigator di RIT Labs 😉

L’ultima release non è recentissima ma nemmeno obsoleta, risale infatti al 2010.

Rispetto ai due su esposti risulta a primo acchito un pelo più intuibile (perlomeno per me).

Le feature:

  • Disk utilities
  • File Manager completo
  • 26 tipi di archivi supportati (fra cui ZIP e RAR)
  • Editor potente e personalizzabile
  • Compara il contenuto di due directory
  • Editor esadecimale
  • Espressioni regolari
  • Multiconfigurazione
  • e altro ancora…

Extreme – (Freeware – Windows 32/64 bit)

Basato su Xtree Gold è un’altra valida alternativa.

Gira sotto Windows ma è possibile farlo girare anche su sistemi Unix tramite Wine (nello screenshot utilizzo.

Features:

  • Riprende all’80% l’interfaccia di Xtree Gold v3.
  • Il restante 20% sono nuove implementazioni.
  • Modalità 32 e 64 bit protette.
  • Supporto per i nomi file lunghi oltre il classico 8.3 del DOS.
  • Macro registrabili.
  • Interfaccia personalizzabile

Total Commander –  (Shareware – Windows da 3.1 a 8, Android, Windows CE)

Total Commander è l’unico del gruppo a pagamento, ma credetemi se dico che vale tutti i 32€ del prezzo (licenza personale, 24€ se siete studenti).

La sua potenza e malleabilità d’uso sono impressionanti, con TC potrete fare davvero qualsiasi cosa senza mai dover uscire dal programma.

Le feature sono una marea, sintetizzo in:

  • Funzione di ricerca avanzata
  • Comparazione files con editor
  • Pannello di anteprima per visualizzare le immagini
  • Gestione nativa per gli archivi ZIP, ARJ, LZH, RAR, UC2, TAR, GZ, CAB, ACE + quelli via plugins (ovvero tutti).
  • Clinet FTP integrato con supporto FXP (server to server) e HTTP proxy
  • Collegamenti via LPT
  • Tool multi rinomina
  • Interfaccia a schede
  • Cronologia e  preferiti.

Se le volete vedere tutte date un’occhiata quì.

L’asso nella manica: i plugins (sito alternativo).

Tool esterni

Forum di supporto

Come vedete c’è davvero un mondo di roba. 😉

Vediamo come renderlo portable al 100%, in modo da portarlo sempre con se in una pen drive.

  • Scaricate questo minuscolo archivio ed estraetelo in un percorso a vostra scelta.
  • Avviate Total Commander e da questo avviate l’eseguibile appena estratto, tc2usb.exe.
  • Selezionate il percorso della pen drive e i plugins che volete importare e il gioco è fatto, avrete TC Portable.

Passiamo all’integrazione con Explorer: ogni cartella che aprirete dalla shell di Windows aprirà direttamente TC, vediamo come:

Avviate notepad (o un text editor qualsiasi) e incollate il seguente codice:

Windows Registry Editor Version 5.00
[HKEY_CLASSES_ROOT\Drive\shell]
@=”open”

[HKEY_CLASSES_ROOT\Drive\shell\open]

[HKEY_CLASSES_ROOT\Drive\shell\open\command]
@=”c:\\totalcmd\\TOTALCMD.EXE /O \”%1\””

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell]
@=”open”

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell\open]

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell\open\command]
@=”c:\\totalcmd\\TOTALCMD.EXE /O \”%1\””

Salvate il file come tcexplorer.reg, fate un doppio su di esso e applicate le chiavi nel registro.

I cambiamenti saranno visibili immediatamente senza bisogno di riavviare.

Per ripristinare la situazione iniziale nel caso non vi piaccia la soluzione:

Windows Registry Editor Version 5.00

[HKEY_CLASSES_ROOT\Drive\shell]
@=”none”

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell]
@=”none”

Nel vecchio Windows 98 mi sono divertito a rimuovere completamente explorer.exe (cancellarlo fisicamente) e mettere come unica shell Total Commander (sostituendo nel registro  tutti i riferimenti ad explorer.exe con Total Commander).

Ovviamente i cambiamenti in termini di:

  • stabilità
  • velocità
  • produttività
  • sicurezza

sono nettamente superiori; in un colpo solo ho tolto dal vecchio 98 i problemi di sicurezza e l’instabilità derivanti dall’ explorer (ovviamente il kernel è sempre quello… traballante).

Conclusioni

Dei 5 preferisco ovviamente Total Commander, ma testarli e tenerli sempre a portata di mano nella pen drive è  un dovere, 🙂 meritano tutti.

Se volete approfondire al massimo l’argomento Softpanorama è il tempio degli OFM.

Vi avverto: quando vi calerete nel mondo dei file manager ne sarete rapiti… e non riuscirete più farne a meno. 😀

Divertitevi!

Tablet educativo fai da te

Negli ultimi tempi dilagano i cosiddetti tablet educativi, strizzano l’occhio ad un pubblico giovanissimo e in qualche modo tranquillizzano i genitori vista la loro natura “educational” e confinata (teoricamente nessun rischio per i bambini).

Possedendo già un tablet mi è venuta l’idea di farmelo da me, mettendoci app mirate e specifiche, più particolari settaggi per la sicurezza.

Basta anche un tablet da 60€ o uno già in vostro possesso da riutilizzare per lo scopo; vi consiglio di stare sui 7″ o 8″ per non avere un dispositivo troppo grande.

Non sapendo con quale dispositivo andrete ad operare vi darò dei consigli generali, validi comunque per svariate versioni di Android.

Root

É importante (anche se non obbligatorio) che nel dispositivo sia abilitato root (amministratore), in modo da agire più in profondità nel sistema; questo cambia da un dispositivo all’altro, pertanto vi invito a dare un’occhiata se potete mettere Uberoid (Android 2.2 Froyo), specialmente nel caso di tablet particolarmente economici o datati.

Per gli altri modelli vi consiglio di consiglio di cercare ulteriori fonti visto che è un campo molto vasto e va fuori tema dall’intento della mia guida.

Dispositivi con RAM limitata

Sempre nei dispositivi rooted esiste la possibilità di tenere in freeze (blocco), o addirittura disinstallare, le apps che più pesano nel sistema, quindi molto bloatware (software extra che preinstallano i produttori) e apps di Google normalmente non disinstallabili.

SDMaid Titanium Backup permettono di fare questo e altro ancora.

Nel caso di dispositivi con RAM particolarmente esigua (512 MB o meno) può essere molto utile e può eliminare in parte il collo di bottiglia.

Store alternativo

Se il vostro tablet non è supportato dal Play Store esiste un ottimo market alternativo con oltre 85.000 app: Yandex, installatelo e non ve ne pentirete, troverete un pò di tutto.

Interfaccia

Partirei dall’interfaccia grafica, quella che per prima cattura l’attenzione dei più piccoli.

Un launcher alternativo come Go Launcher Ex (da Android 1.6 in su, NO ROOT) permette di installare temi grafici completamente personalizzati, ad esempio:

N.B. I link vi rimandano al Play Store, ovviamente se non l’avete installato cercatele su Yandex o su market alternativi.

 

L’app ha al suo interno la possibilità di scaricare moltissimi altri temi e applicarli.

Le app

Nel mio tablet ho messo applicazioni di svariato genere:

Duolingo – Lingua Inglese

Libro da colorare – un Paint per i più piccoli

Pianoforte per bambini

Farm Friends – Amici della fattoria

Modalità bambino – Una app con una marea di giochi, fiabe, possibilità di disegnare, il tutto con un mail di report dove vi vengono elencate tutte le attività del bambino (quest’ultima solo nella versione Premium).

Ti racconto una fiaba – (Richiede connessione)

Oki Shapes – Abbina forme, colori e numeri. Per bambini di 3-4 anni.

iMatematica – Oltre 120 argomenti, 1000 formule e quiz di prova.

Kido’z – Alternativa a “Modalità bambino”, permette di contenere l’attività del bambino in un’interfaccia semplificata dove non può arrecare danni, come installare apps o attivarvi costosi abbonamenti, il tutto in una modalità protetta da passwordSupporta più profili utente, in modo da accontentare anche i fratelli/sorelle. Timer giornaliero e possibilità di bloccare completamente la navigazione online. L’unico neo è la presenza della sola lingua inglese (i video sono in italiano).

Versi degli animali – Per fargli conoscere i  nostri amici animali.

Quiz di geografia – Per i più grandicelli.

Zoo Puzzle – Un puzzle game molto ben fatto.

Impariamo a leggere – Per iniziare alla lettura in modo semplice e naturale.

Scrivi ABC – Per imparare l’alfabeto.

Strumenti musicali – Un insieme di strumenti musicali e relativo suono.

Blow Bridges – Un gioco rompicapo adatto anche ai più grandi.

Questi sono solo alcuni suggerimenti, nella sezione Education del Play Store ci sono altre centinaia di apps idonee da 3 anni in su.

Sicurezza

Ovviamente il miglior grado di sicurezza di ottiene bloccando completamente la navigazione internet (modalità offline), ma se volete lasciargli un dito… sperando che non si prendano tutto il braccio 😀 potete fare così:

1) Cercate di avere i privilegi di root perchè vi permettono di agire molto più in profondità nel sistema, anche se può essere un’arma a doppio taglio se il pargolo è piuttosto capace… ma voi siete li vicino a supervisionare vero? 😉

2) Installate SuperUser e AdAway: quest’ultima permette di inserire una vastissima black list al vostro file hosts, pertanto finestre capziose e molti banner non verranno caricati.

3) Utilizzate dei DNS sicuri; vi consiglio Set DNS (solo root) e di impostare quelli di Norton con IP 198.153.192.60.

4) K9 Browser – Uno dei filtri parentali migliori sulla piazza, questa volta su Android sotto forma di un browser Firefox-based.

5) Se volete evitare che qualche furbetto cerchi di disinstallare i programmi di sicurezza sopra esposti è possibile bloccare e nascondere le app grazie a “Apps Lock & Gallery Lock”.

Profili utente

Android supporta nativamente la multiutenza solo dalla versione 4.2, ma grazie a SwitchMe (solo root) potrete aggiungere questa funzionalità a partire dalla 2.1.

In alternativa c’è l’app all-in-one Kido’z sopra menzionata (senza root).

Estetica e protezione

Ci sono svariati tipi di custodia in silicone (non si sa mai…) che oltre a proteggere il tablet permettono di personalizzarne l’estetica e renderlo più accattivante, perlomeno agli occhi di un bambino.

Spulciando su Amazon ne ho viste con il motivo di Cars o le Principesse Disney per le bambine, ma volendo ci si può accontentare di una semplice e colorata risparmiando ulteriore denaro.

Conclusioni

Riepilogo gli step per coloro che non vogliono o non possono attivare root sul tablet:

1) Go Launcher Ex con tema personalizzato per l’estetica.

2) Tutte le app educative visto che in genere non richiedono questi permessi.

3) Sotto il profilo della sicurezza potete cambiare i DNS andando su:

  • Impostazioni
  • Wi-Fi
  • nella connessione che utilizzate fate un tap prolungato e scegliete Modifica
  • Mostra opzioni avanzate
  • selezionate statico al posto di DHCP
  • su DNS mettete l’IP di Norton succitato e date Salva

e mettere K9 come browser.

4) Per i profili utente potete utilizzare Kido’z.

É tutto, se avete idee e suggerimenti extra postateli pure.  😉