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NTFS vs FAT32

Anche se siamo nel 2013, e NTFS è uscito da 20 anni (1993, anche se la sua diffusione si è più consolidata con la nascita di XP) vi sono ancora utenti ancorati al vecchio e obsoleto FAT32.Se avete un Windows 9x chiaramente non potrete fare altrimenti (leggete più sotto), ma se avete un qualsiasi NT vi spiego perchè passare a NTFS.
Perdita di dati
Il vantaggio maggiore nel passare a NTFS è la sicurezza per quanto riguarda la perdita di dati.
Questa sicurezza è data dal journaling (che lavora come una specie di diario), per semplificare il funzionamento, lavora in 4 fasi:
• Fase 1: annotazione PREVENTIVA nel diario delle operazioni pendenti
• Fase 2: scrittura FISICA dei dati
• Fase 3: aggiornamento dell’indice
• Fase 4: cancellazione dal diario delle operazioni completate.
Ecco cosa succede se vi dovesse essere un blocco improvviso del sistema, dovuto a blackout, crash o altre cause:
- II blocco avviene durante la prima fase. Al riavvio, il Journal viene controllato per primo e, non essendo ancora stati scritti dati, viene cancellato qualsiasi riferimento ai files.
Tutto torna a posto, ed è come se il comando di scrittura non fosse mai stato impartito. Il file è andato perduto, tuttavia ciò sarebbe avvenuto comunque. Si ha però un guadagno sul tempo impiegato per il ripristino, in questo caso di pochi secondi. - II blocco si verifica durante la seconda fase. Al riavvio, si legge il Journal e si verifica cosa sia stato scritto e cosa no. Di conseguenza, si aggiorna l’indice dei file e si toglie il riferimento dal diario. Si perde ciò che non è ancora stato scritto, senza inutili attese, e recupera ciò che effettivamente era stato salvato.
- II blocco avviene nella terza fase. L’unica cosa che deve essere fatta è quella di leggere diario e aggiornare l’indice di conseguenza. Il file è interamente salvo e l’operazione richiede pochi secondi per essere completata
- II blocco avviene durante l’ultima fase. In questo marginale caso, il Journal viene cancellato; anche questa operazione richiede pochi secondi.
Nel primo caso si perdono i dati, nel secondo vi è una perdita parziale e negli ultimi due non si perde nulla: un bel passo in avanti rispetto alla perdita sicura nei sistemi FAT.
Tanta sicurezza si paga in termini di prestazioni. I file system con journaling perdono intorno al 10% e il 15% di performance, ed è dovuto al maggior lavoro sul disco.
Dimensione massima del singolo file
Un altro limite di FAT32 è la dimensione massima per singolo file, infatti:
FAT32 –> 4GB
NTFS –> 16TiB
Ovvero all’incirca 4000 volte di più. Trovare file di 4GB e oltre al giorno d’oggi è tutt’altro che raro, e chi manipola quotidianamente ISO, o fa editing video, sa di cosa parlo.
Una soluzione per tenere file oltre i 4GB su FAT32, è quella di dividere e/o comprimere il file con un programma come Winrar o 7-Zip. Però, ovviamente, il file va estratto in una partizione NTFS (o che comunque supporti file superiori ai 4GB).
Dimensione massima per partizione
FAT32 –> 32GB con le utility di Windows, mentre con utility di terze parti fino a 2 TB
NTFS –> 256TiB
Altre feature
NTFS ha portato anche funzioni come:
- Compressione dei file – Permette la compressione di file e cartelle, mantenendo comunque l’eseguibilità dei file (Anche se la compressione è piuttosto scarsa)
- Impostare permessi per cartelle – Si può limitare l’accesso in lettura o scrittura ad una determinata cartella, in base alle nostre preferenze.
- Lunghezza del nome file – NTFS supporta nomi fino a 255 caratteri con supporto unicode.
- Crittografia – Usando l’algoritmo EFS Per gli utenti Windows 9X (ma non solo) è possibile comprimere gli eseguibili e DLL, mantenendo però la l’eseguibilità,con UPX. É un programma stracollaudato (esiste dal 1996). É inoltre possibile proteggere l’accesso a file e directory, tramite password, con Protect Folder. Per crittografare invece, c’è Blowfish Advanced CS.
“Voglio passare a NTFS ma il mio FS è in FAT32 e non voglio formattare.. come faccio?”
Questo lungo titolo è per darvi la lieta notizia.
Però raccomando, prima di fare qualsiasi cosa, di creare un ghost (backup) della partizione/disco per non fondersi le cervella dopo con sensi di colpa vari (anche se personalmente non ho mai avuto problemi in queste operazioni).
Controllate anche di avere spazio libero a sufficienza nell’HD, perchè lo richiede la conversione.
É possibile farlo in 2 modi:
Con l’utility CONVERT inclusa in Windows. Bisogna riavviare in modalità provvisoria (per arrivarci premere F8 durante il riavvio e scegliere nell’elenco di possibilità) poi andando su Start – Esegui.. digitate:
CONVERT C: /FS:NTFS
Premere S quando appare il messaggio.
Chiaramente C: è variabile il base alla lettera del vostro disco/partizione.
Per finire, visto che la trasformazione da FAT32 a NTFS non è ottimizzata, e in caso di smontaggio del volume potrebbero esserci dei problemi, c’è questo file di registro (Creato da Wintricks.it) che risolve il problema. Applicate e riavviate.
Non è possibile fare il contrario, ovvero trasformare NTFS in FAT32 se non con i programmi sottoelencati (anche se francamente non ce n’è motivo comunque). Oppure con un programma esterno come Partition Magic, Partition Resizer, che grazie a semplici GUI (Interfacce grafiche), rendono l’operazione di conversione molto semplice.
NTFS sotto linux e altri sistemi
C’è ancora chi si ostina a tenere Windows in FAT32 per facilitare l’accesso in lettura e soprattutto scrittura, da parte di altri OS. Vediamo cosa fare:
Per Linux c’è NTFS-3G che permette di accedere a NTFS in lettura/scrittura, permette il resize, cloning, creazione, cancellazione sicura e decriptazione dei file criptati EFS.
Solaris invece ha un driver Open Source, Mount-NTFS (Solo in lettura al momento).
BSD ha accesso in lettura e parzialmente in scrittura.
É possibile accedere da DOS a partizioni NTFS tramite Active@ Boot Disk Professional.
Per gli utenti Windows 9X (95, 98, ME) c’è modo di montare fra le Risorse del Computer, e accedervi in maniera totalmente trasparente in lettura e scrittura, un qualsiasi disco/partizione NTFS. Per fare questo ci sono 2 programmi analoghi:
- Winternals NTFS for Windows 98
- Paragon NTFS for Windows 98
Conclusione
Bene, spero di avervi dato validi motivi per togliere FAT32 dal vostro NT 4/5.x e, nel contempo, a chi deve o vuole ancora usare Windows 9x, avergli offerto nuovi spunti per continuare utilizzarlo, sfruttando la potenza di NTFS.
Il registro di Windows

- Hardware installato
- Software installato
- Impostazione di sistema
- Impostazioni dei singoli utenti
Da questo piccolo elenco è facile capire l’importanza del registro. É un pò, se vogliamo, il cuore del sistema operativo. Se il registro si corrompe, o anche solo una chiave importante, ne risente la stabilità di Windows.
Nei sistemi 9x è memorizzato in C:\windows\user.dat e C:\windows\system.dat .
Mentre in NT tutti i file che compongono il registro sono in C:\WINDOWS\system32\config.
Accedervi è semplicissimo, per velocizzare il tutto basta andare su Start – Esegui.. e digitare regedit.
Vi si aprirà l’Editor del Registro di sistema che mostrerà 5 gruppi di cartelle:
- HKEY_CLASSES_ROOT
- HKEY_CURRENT_USER
- HKEY_LOCAL_MACHINE
- HKEY_USERS
- HKEY_CURRENT_CONFIG
- HKEY_DYN_DATA (Solo sui sistemi 9x)
Premetto che mettere mano al registro è potenzialmente pericoloso per la stabilità del sistema operativo, bisogna quindi sapere bene cosa si fa. Quindi prima di qualsiasi modifica è bene fare un backup completo del registro andando su File – Esporta – Scegliete nome e percorso. Verrà creato un file .reg di svariati MB (dipende da quante cose avete installato) che in caso di necessità di ripristina con un semplice doppio click.
Premendo il + al fianco di ogni cartella, si aprono tutte le varie chiavi e sottochiavi .
Ogni chiave contiene tre tipi di valori:
- String
- Binary
- DWord
a seconda del tipo di dato.
Vediamo più nel dettaglio:
- HKEY_CLASSES_ROOT – Contiene riferimenti a HKEY_LOCAL_MACHINE. Contiene inoltre informazioni rigurdanti OLE e le associazioni dei file di sistema.
- HKEY_CURRENT_USER – Questa sezione è collegata a HKEY_USERS al nome dell’utente attivo. HKCU contiene 7 sottochiavi:
AppEvents – Indica il suono per ogni evento di sistema
Control Panel – Contiene info sul pannello di controllo
InstallLocationsMRU – Elenca le cartelle che l’utente può scegliere quando il setup di un’installazione richiede un percorso.
Keyboard layout – Info sulla tastiera
Network – Info sulle connessioni
Remote Access – Info sull’accesso remoto, come ad esempio i parametri della connessione.
Software – Info sulla configurazione software
- HKEY_LOCAL_MACHINE – Questa sezione contiene informazioni riguardo hardware e impostazioni software per ogni utente del sistema. HKLM contiene 6 sottochiavi:
Config – Info sulla configurazione dell’OS come fonts, risoluzione, etc.
Enum – Informazioni sull’hardware
Hardware – Riguarda tutte le comunicazione su porta seriale e la loro impostazione
Network Security – Sicurezza della rete
Software – Contiene tutti i dettagli dei software installati nel sistema operativo, necessari al loro funzionamento.
System – Dettagli sui dati necessari all’avvio del sistema e relative info sui driver da usare.
- HKEY_USERS – Info su ogni utente del sistema. Al login di un determinato utente carica le impostazioni personalizzate.
- HKEY_CURRENT_CONFIG – Contiene svariati riferimenti a HKEY_LOCAL_MACHINE\Config e info sull’hardware collegato.
- HKEY_DYN_DATA – Contiene informazioni dinamiche sulle periferiche plug’n’play.
Come agire in caso di crash del registro
Gli utenti di Windows 98 in caso di registro corrotto, possono ripristinarlo andando in modalità MS-DOS, e digitando scanreg /restore verranno proposti tutti i backup, elencati con data e ora, che sceglieremo. In pratica Windows 98 all’avvio esegue un check del registro e se vi sono dei cambiamenti in almeno un valore esegue automaticamente un backup completo del registro, e lo mette a disposizione in caso di bisogno (tutt’altro che raro nei sistemi 9x). Se per caso non avete un registro valido da ripristinare, potete ricorrere a scanreg /fix , che proverà a correggere gli errori del caso.
In XP se avete il ripristino di sistema disattivato (cosa che consiglio, visto che è un succhiarisorse, e comunque niente è meglio di un bella copia del sistema con Acronis True Image fatta a sistema ottimale) bisogna preventivamente tenere almeno un backup completo del registro, col metodo sopra elencato o con l’aiuto di un programma come RegVac. Basta eseguire il reboot col CD di XP, premere R per entrare nella Console di ripristino e digitare:
copy C:\windows\system32\config\system C:\windows\tmp\system.bak
copy C:\windows\system32\config\software C:\windows\tmp\software.bak
copy C:\windows\system32\config\sam C:\windows\tmp\sam.bak
copy C:\windows\system32\config\security C:\windows\tmp\security.bak
copy C:\windows\system32\config\default C:\windows\tmp\default.bak
del C:\windows\system32\config\system
del C:\windows\system32\config\software
del C:\windows\system32\config\Sam
del C:\windows\system32\config\security
del C:\windows\system32\config\default
copy C:\windows\repair\system C:\windows\system32\config\system
copy C:\windows\repair\software C:\windows\system32\config\software
copy C:\windows\repair\sam C:\windows\system32\config\sam
copy C:\windows\repair\security C:\windows\system32\config\security
copy C:\windows\repair\default C:\windows\system32\config\default
Fatto questo il sistema è ripristinato, anche se solo in parte, perchè avrete XP come se fosse appena installato, senza i vostri settaggi e personalizzazioni. Resta ora da ripristinare il backup e siete a posto. Chiaramente se avrete installato qualcosa DOPO il backup, probabilmente bisognerà reinstallarlo (prediligete quando potete i software standalone per questo motivo).
Manutenzione
Per semplificare la pulizia sono state creati programmi che pensano ad eliminare chiavi non corrette e deframmentarlo.
Eliminare le chiavi, vuote o non valide, serve a preservare da errori che potrebbero minare la stabilità del sistema e lo appesantiscono. Una volta che le chiavi non valide sono state eliminate, Windows tiene lo spazio vuoto in attesa per un’altra chiave, e a lungo andare gonfia parecchio il registro. Ecco allora che entrano in gioco i deframmentatori per il registro: Compattano il registro, diminuendone anche considerevolemente le sue dimensioni, eliminando appunto questi spazi vuoti.
Regseeker, RegVac e JV16 Powertools sono a mio avviso i migliori del loro genere. Permettono un’accurata e profonda pulizia (mai avuto un problema finora) e nel remoto caso si verifichi un problema (un programma smette di funzionare ad esempio) si possono facilmente ripristinare le chiavi precedentemente cancellate/modificate.